Nel cuore delle Valli Mirandolesi si trovano i Barchessoni, strutture un tempo adibite a stalle per l'allevamento equino e oggi grande patrimonio storico del territorio.
In passato nel territorio mirandolese furono sviluppate attività di allevamento equino importantissime per le ricadute economiche e sociali sul territorio locale. Queste interessavano soprattutto il territorio compreso tra Gavello e San Martino Spino, in modo particolare le tenute di Portovecchio, Arginone, Povertà dove si estendevano vaste aree paludose e praterie che venivano sfruttate per il pascolo.
Nel territorio mirandolese furono create strutture specifiche per l’allevamento: edifici, magazzini, recinti, stalle e scuderie. Tra queste spiccavano i Barchessoni, opere di ingegneria edile originali e notevoli per funzionalità ed estetica.
I Barchessoni sono edifici in mattoni, a uno o due piani, con caratteristica pianta poligonale. La struttura portante era costituita in genere da uno o due giri di pilastri in muratura, i quali sostenevano una copertura in travi lignee disposte a raggiera attorno ad un pilastro centrale. Il tetto, ricoperto da coppi, veniva così ad assumere una forma ad ombrello. Questa tipologia architettonica consentiva la creazione di un ambiente unico, molto ampio e funzionale, adibito a scuderia.
Dei 7 Barchessoni costruiti tra il 1824 e il 1893, oggi ne restano solo 4:
- il Barchessone Barbiere;
- il Barchessone Portovecchio;
- il Barchessone Fieniletto.