Alla ricerca dell'imprendibile Dall’1 al 3 ottobre torna il Memoria Festival di Mirandola
Erano mura belle robuste, quelle di Mirandola. Se ne rese conto Papa Giulio III, quando vide le sue truppe andarvi inutilmente a cozzare contro per lunghi mesi, dal luglio del 1551 al marzo del 1552. Poche centinaia di difensori respinsero diverse migliaia di assedianti, generando quel mito dell'inespugnabilità della fortezza emiliana che negli ambienti militari francesi si tradusse anche in un modo di dire: “imprenable comme un Mirandole”, imprendibile come una Mirandola.
A questa orgogliosa traccia del passato della città – e a uno spirito indomito che è tornato a manifestarsi anche in tempi recenti e di fronte a ben altri assalti, come il terremoto del 2012 – si sono ispirati gli organizzatori del Memoria Festival per scegliere il tema della prossima edizione della manifestazione: dall’1 al 3 ottobre, Mirandola sarà di nuovo L'imprendibile.
Articolato in 16 cerchi tematici e sempre attento a considerare la memoria non solo come orizzonte del passato ma anche come linea dalla quale guardare al futuro e alle sue sfide, il Festival esplorerà i tanti significati che si intrecciano attorno alla definizione di imprendibile: l'inespugnabilità e l'inafferrabilità, il suo essere sfuggente e difficile da raggiungere, a volte incomprensibile, spesso ineguagliabile. Lo farà con la sua formula ormai rodata, che prevede un approccio multidisciplinare (poesia e teatro, scienza e letteratura, filosofia e religione, arte e storia, musica e cinema, ambiente e mitologia) e la partecipazione di protagonisti del panorama culturale nazionale e internazionale, impegnati in dialoghi, letture, monologhi e performance in diversi luoghi di Mirandola.
Il Memoria Festival è promosso e organizzato dal Consorzio del Festival della Memoria in collaborazione con Giulio Einaudi editore.
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